In una delle sue prime raccolte di saggi, la filosofa femminista statunitense Donna Haraway, piuttosto nota anche in Italia per il suo fondamentale contributo alla cosiddetta teoria cyborg, proponeva la possibilità di partire dalle caratteristiche fondamentali della visione umana al fine di indagare la natura umana stessa. La raccolta pubblicata nell’89 si intitolava infatti Primate Visions, e lo spunto era la visione tridimensionale e a colori, che la specie umana condivide con gli altri primati terrestri.
Read More Rosso come le ciliegie o come le corone del virus?