
Anna Maria Ortese, scrittrice misconosciuta e relegata nell’ambito del patetico, ha frequentato assiduamente i territori dei visionari, dei minorati, delle piccole cose. La sua prima collezione di racconti, Il mare non bagna Napoli, esordisce con un testo formidabile, che parla di visione e di occhiali, e che offre lo spunto per riflettere sulla complessità di quello che oggi si chiama sistema visuo-posturale, o più semplicemente la relazione che sussiste tra gli occhi e i suoi fratelli (sistema vestibolare, articolazione temporo-mandibolare, piedi e ovviamente numerose aree cerebrali). Fa piacere anche segnalare che il racconto è stato selezionato e premiato tra i contributi inviati al nostro primo contest visivo-letterario.
Read More La prepotenza degli occhi